Missione maglia oro per Basso

La lunga stagione di Ivan Basso, iniziata l’11 gennaio in Argentina, è giunta al secondo grande appuntamento. Dopo il Giro d’Italia, il varesino del team Liquigas-Doimo si presenta alla Vuelta a España con grandi ambizioni e, soprattutto, più consapevole delle proprie possibilità.

«Ho affrontato la preparazione a questa corsa con tranquillità e senza eccessivi stress – afferma Basso -. Le settimane precedenti l’inizio del Giro erano cariche di attese: la corsa rosa rappresentava il primo impegno dove ottenere dei riscontri che mi permettessero di dare concretezza alle sensazioni percepite durante la preparazione. E’ stato un passo fondamentale che mi ha fornito utili indicazioni. Nei mesi estivi ho potuto concentrarmi sugli aspetti da migliorare, come i cambi di ritmo. Infine, avendo riacquisito il feeling con le dinamiche di corsa, ho scelto di affidarmi alle sensazioni personali piuttosto che ai dati scientifici».

Un Basso convinto, dunque, che approccia la corsa a tappe spagnola con rinnovata fiducia grazie anche ad un percorso che lo stimola: «E’ la prima volta che affronto la Vuelta nella mia carriera e sono deciso a lasciare il segno. Cinque arrivi in salita, tappe insidiose ricche di ascese e due cronometro da fare “a tutta”. Non posso negare che sia adatto alle mie caratteristiche. Questo fattore, insieme alla buona forma che ho raggiunto grazie alle corse di agosto, mi lasciano propendere verso l’ottimismo: la vittoria finale è un obiettivo concreto».

Infine il pensiero di Basso va al compagno Vincenzo Nibali, rimasto vittima ieri di una caduta che gli ha provocato la frattura della clavicola: «Sono molto dispiaciuto per Vincenzo che mai come quest’anno stava dimostrando le grandi doti che lo contraddistinguono. Ha regalato enormi soddisfazioni alla nostra squadra e poteva ambire ad un grande Mondiale. Gli auguro una pronta guarigione, con la speranza di rivederlo presto in sella». 

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